lunedì 18 dicembre 2017

Nuove disposizioni sulla pubblicazione delle foto

A chi non è mai capitato di ricevere una notizia inaspettata, che arriva come un fulmine a ciel sereno e ti mette in difficoltà o ti cambia il senso della giornata? A me ed al personale dell'hogar sì ed è capitato di recente: di solito siamo abituati a lavorare tenendo conto di imprevisti che si verificano all'ultimo momento ma stavolta la comunicazione arrivata dalla Defensoria dei minori ci ha lasciato sconcertati, consapevoli che non potevamo far altro che rispettarne il contenuto.
Ricordate che a maggio avevo comunicato che per un periodo non avrei più pubblicato foto dei ragazzi? Bene: vista la mancanza di normativa in merito e dopo una consultazione con gli altri hogar si era optato per diffondere soltanto quelle in cui i fanciulli erano presenti in gruppo, adesso però le autorità ci hanno informato che non possiamo più rendere pubbliche le immagini che raffigurano i piccoli ospiti del centro, citando anche l'articolo di legge che disciplina la materia e le possibili sanzioni.
La notizia mi ha scosso: la prima domanda che mi sono fatto è stata "e ora?", consapevole che per raccogliere i fondi necessari ad aiutare questi centri la cosa più semplice era quella di divulgare le foto dei ragazzi ospitati durante i vari  momenti della giornata. Successivamente ho pensato a me visto che queste immagini mi aiutano a raccontare quello che faccio, a descrivere le mie attività quotidiane: mi sentivo angosciato, frustato per un provvedimento che non riuscivo a mandar giù.
In questi giorni ho pensato a lungo a questo nuovo divieto: a mente fredda lo ritengo giusto perchè cerca di dare protezione a soggetti che vivono già situazioni difficili e si sa che nel mondo di internet si trova di tutto per cui gli scatti di questi fanciulli, una volta pubblicati, potrebbero finire nelle mani di malintenzionati, un aspetto che avevo sottovalutato. Sono giunto alla conclusione che se in Italia ci sono regole che disciplinano la diffusione di immagini di minori è giusto che esistano anche in Bolivia, senza far alcuna distinzione e soprattutto per il bene dei soggetti più deboli: inoltre una regola anche se può non piacere va sempre rispettata, a maggior ragione se si è un esempio per i ragazzi.
So che ora il mio compito sarà più difficile: sicuramente dovrò cambiare qualcosa nel blog e nella pagina facebook ad esso collegata, inoltre mi impegnerò a trasmettere meglio le mie emozioni e quelle dei ragazzi attraverso i miei racconti. Continuate a seguirmi!
Har baje

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