mercoledì 6 aprile 2016

Resoconto delle offerte: primo trimestre 2016

Trascorsi i primi tre mesi dell’anno è giusto fermarsi e dare conto di quanto ho ricevuto e sono stato in grado di realizzare grazie alle offerte arrivate. Prima di iniziare va però fatta una piccola precisazione: questo resoconto non tiene conto delle cifre raccolte dall’Ufficio Missioni di Venezia tramite le adozioni a distanza, gestite direttamente da Liliana per soddisfare le necessità di base dei ragazzi, ma soltanto delle offerte che mi arrivano nelle modalità indicate nella sezione “Come aiutarmi” presente nella pagina iniziale del blog.
Le entrate di questo trimestre ammontano a 500 euro.
In questi mesi, oltre alle spese legate alla manutenzione ordinaria della struttura, si sono registrate voci ammontare consistente: è il caso della realizzazione di una nuovo pozzo cieco per la cucina in quanto quello già esistente, che non era stato interessato dai lavori precedenti, non era più in grado di assolvere alla sua funzione provocando più di qualche problema e la sistemazione dell’impianto idraulico della lavanderia per lo scolo dell’acqua sporca. Gli importi sostenuti ammontano rispettivamente a circa 1300 euro ed a 220 euro.
Restando tra i costi per il mantenimento della struttura vanno ricordati 40 euro spesi per acquistare delle ruote in ferro per il carrello usato per trasportare oggetti pesanti all’interno del centro; 10 euro per duplicazione di chiavi; 15 euro per un nuovo lavamano in quanto il precedente si era rotto; 25 euro per cambiare i vetri rotti delle finestre; 110 euro per realizzare delle mensole necessarie per organizzare un magazzino e 35 euro nell’acquisto di nuovi neon per rispondere in parte ai problemi di sicurezza che si sono verificati nel periodo.
Per aumentare le misure di difesa a febbraio si è deciso di comprare un nuovo cane: la scelta è caduta su un pastore tedesco e la somma investita è di 210 euro, spese veterinarie incluse.
A gennaio si è dovuto far fronte all’emergenza delle zecche: oltre a provocare la morte di uno dei due cani che avevamo all’epoca, cominciavano a diffondersi per tutto l’hogar. Una volta che ci siamo resi conto di non riuscire a risolvere il problema da soli si è optato per chiamare una ditta specializzata, il cui onorario è stato di 115 euro: sono stati soldi ben spesi in quanto la questione non si è più ripresentata fino ad oggi.
Visto l’obbligo di indossare una divisa per fare educazione fisica a scuola sono riuscito a far quadrare i conti ed a comprarla per tutti i nostri ragazzi: l’importo sostenuto è stato di 660 euro circa.
A fine marzo ho cominciato le pratiche per rinnovare il mio permesso di soggiorno e mi hanno chiesto un anticipo, pari a 145 euro.
Per quanto riguarda il rifacimento del tetto, ho dovuto pagare 30 euro per uno dei preventivi che mi hanno proposto ma c’è una buona notizia: due settimane fa ho incontrato un sacerdote boliviano, che aveva studiato a Venezia e si ricordava di me, e mi ha riferito che aveva dei soldi per l’hogar, raccolti dalla Parrocchia Maria Assunta di Bibione dove ha prestato servizio. Con questa cifra, che ammonta a 6000 euro, sono stati avviati i lavori per riparare il tetto solo nella parti più danneggiate, affidandoli ad uno specialista della zona che ci ha assicurato che non è necessario provvedere ad una ristrutturazione completa. Come non credere che la Provvidenza non ci abbia messo lo zampino?
Har baje

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