sabato 25 gennaio 2014

Per mano

Victor è un ragazzino di 10 anni, tra i più vivaci che abbiamo, presenta un problema al palato per cui quando parla è difficile da capire (sembra una vecchia radio con problemi a ricevere le frequenze) e a pranzo ci sediamo allo stesso tavolo. Ha un fratello, che da poco è stato trasferito al Barrio Juvenil per raggiunti limiti di età, e due sorelle, entrambe qui all'hogar. Il motivo della sua presenza qui è dettato dal fatto che il padre è in prigione per tratta e prostituzione minorile mentre la madre lo ha abbandonato anni fa.
A differenza dei suo fratelli difficilmente mi si avvicina ma l'altro giorno mi ha colto letteralmente di sorpresa: per farmi notare la presenza di alcuni alveari, ha afferrato forte la mia mano e mi ha condotto per la struttura per indicarmeli. Per tutto il tempo, non ha lasciato la mia mano come fa un bambino che prende quella del proprio genitore quando ha bisogno di sicurezza, protezione e della sua presenza: a molti ciò potrà sembrare una sciocchezza ma per me si tratta di qualcosa che non va tralasciato perchè in quel momento Victor aveva bisogno di me, che lo ascoltassi malgrado capissi soltanto un terzo di quel che diceva e, stringendomi la mano, si sentiva più forte solo perchè ero là con lui.
Har baje

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2 commenti:

  1. Anche Dio alle volte ha bisogno di noi; cidal l'occasione, la forza e la gioia di aiutarlo
    Alla prossima

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  2. L'anonimo è P.Franco Lizzit s.x.

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